La Basilica Cattedrale

Successivamente al trasferimento del vescovo di Formia nella estrema penisola di Gaeta, avviene, ipso facto, la soppressione della diocesi di Formia e la nascita dell’episcopato gaetano. A seguito della vittoriosa battaglia del Garigliano (915) e del ritrovamento delle reliquie (917), si dà avvio alla costruzione di una maestosa cattedrale. Nel 1106 sarà Papa Pasquale II (1099 - 1118) a consacrare la Basilica Cattedrale dedicandola alla Vergine Santissima Assunta e a S. Erasmo. Che pianta avesse la struttura consacrata da Pasquale II non è facile a determinarsi: potrebbe trattarsi di una chiesa doppia o geminata sul modello di Amalfi, dove una parte poteva essere dedicato alla Madonna e l’altra al Patrono Erasmo. Tra il 1148 e il 1279 la chiesa madre della diocesi viene dotata di uno dei campanili più belli della cristianità: un’opera eccezionale nel panorama architettonico medievale, che mostra i caratteri romanici in simbiosi con elementi tardo romani.
La chiesa nel corso dei secoli viene più volte modificata, soprattutto in seguito ad eventi tellurici (quelli di cui si hanno maggiori testimonianze avvengono nel 1231 e ne 1349). Nel corso dei restauri vengono realizzati diversi arredi liturgici alcuni dei quali giunti in parte fino a noi e valorizzati attraverso l’ultimo restauro: il simbolico lettorino dell’ambone (sec. XII), lo straordinario candelabro del cero pasquale (fine sec. XIII) e l’iconostasi (sec. XII).
Nel secolo XIV la comunità gaetana da il via alla progressiva realizzazione diun simulacro che potesse rappresentare il Patrono Erasmo: in una prima fase viene prodotto un busto argenteo con testa e mani successivamente dipinte. La scultura nel 1717 viene dotata di un trono e di un baldacchino.
Nel secolo XVI in Cattedrale giungono due opere d’arte di importanza epocale: la croce bizantina (sec. XI) dono del Cardinale Tommaso De Vio e lo Stendardo della Battaglia di Lepanto (1570), entrambe le opere d’arte oggi sono esposte nel Museo Diocesano.
Nel 1620 si registra una data emblematica per la storia del Duomo: le reliquie dei Santi Erasmo, Marciano, Probo, Innocenzo, Casto, Secondino ed Eupuria vengono murate in due grandi sarcofagi nella cripta appena costruita. Nel corso dell’intero sec. XVII il Succorpo viene riccamente decorato ad opera dei Lazzari e del pittore Giacinto Brandi. Nel corso del secolo successivo la cripta viene dotata di una serie di statue e manufatti in argento (per la maggior parte requisiti dai Borbone nel 1798).
Nel 1722 la Basilica era costituita a sette navate; con i lavori di restauro terminati il 28 maggio 1793 il luogo di culto viene ridotto a tre navate oltre le cappelle laterali.
Con la presenza del Papa Pio IX a Gaeta (1848-’49) avviene l’elevazione ad Arcidiocesi; lo stesso Pontefice, nel corso dell’intero pontificato, lascerà una serie di doni alla Cattedrale, oggi esposti presso il Museo. Nel 1903 si dà avvio alla costruzione della nuova facciata dove nel 1904 viene posizionata la statua dell’Immacolata Concezione.
La notte tra l’8 e il 9 settembre 1943 la Cattedrale viene colpita da una bomba aerea che provoca enormi devastazioni; sarà riconsacrata il 23 novembre 1950.
Il 17 ottobre 1962 il Duomo viene visitato dal Cardinale Giovan Battista Montini, qualche mese dopo eletto Papa con il nome di Paolo VI, oggi tra il numero dei Beati.
San Giovanni Paolo Il visita la Cattedrale il 25 giugno 1989.
Subito dopo l’insediamento dell’Arcivescovo Fabio Bernardo D’Onorio, il 29 aprile 2008 si procede alla ricognizione canonica delle reliquie in Cripta. Nei mesi successivi inizia il restauro dell’intera Cattedrale ad opera dell’Impresa Sacen, che sarà completato il 27 settembre dell’anno 2014. L’intervento, oltre al consolidamento statico, ha dato nuova luce alle antiche strutture della Cattedrale medievale, valorizzando tutta una serie di opere d’arte precedentemente decontestualizzate.