Festeggiamenti 2017 - Saluti

Il saluto dell'Arcivescovo

I giorni della festa in onore dei Santi Patroni Erasmo e Marciano sono sempre particolari per la nostra Arcidiocesi. Sono giorni in cui ci ritroviamo a pensare alle radici della nostra fede e a interrogarci se la nostra vita abbia ancora a che fare con quella che i nostri Padri avevano sognato.

In questa nostra riflessione siamo aiutati anche dai nostri Santi Patroni perché la loro esperienza di fede e di vita cristiana ci porta a conoscere ancora di più i valori fondamentali del Vangelo ricordandoci la meta di ciascun cristiano: essere Santo.

Non lasciamoci sfuggire l'occasione di metterci ancora una volta alla scuola dei Santi Patroni, cerchiamo di conoscere in questo tempo la vita dei nostri Santi Vescovi perché nelle prove del nostro cammino diventino per noi guide esperte per condurci alla meta che il Signore Gesù ha pensato per noi: la felicità senza fine.

† Luigi Vari
Arcivescovo

 

Il saluto del Parroco

Il treno del Tempo con il suo ritmo cadenzato, a volte per noi estremamente veloce, ci ha fatti ormai arrivare al punto dove s'intravede una stazione importante della nostra comunità di Gaeta vecchia e anche, a buon ragione, di tutta la città: la memoria dei Santi Patroni Erasmo e Marciano con tutto il suo bagaglio che noi chiamiamo "Festa".

Permettete che mi abbandoni ad un pensiero che spesso mi ritorna in mente, soprattutto quando ci si avvicina a queste feste, ieri segnate dalla lettera maiuscola e oggi da quella minuscola, quasi destinate alla sopravvivenza o a scomparire del tutto, perché figlie e volto di un passato che non c'è più...

Il nostro vivere è spesso paragonato ad un viaggio in treno, e si sa che questo ha una carrozza motrice e poi a seguire dei vagoni. Quello del tempo ne ha tre: il presente, il passato ed il futuro... il più comodo è il primo, più mal ridotto il secondo, e del tutto in fase di allestimento il terzo. Eppure un'attenta lettura di questa immagine vorrebbe che i vagoni fossero posizionati con un altro ordine: il passato come locomotore, il presente come secondo vagone e il futuro come terzo... e ciò mi viene suggerito anche dalla lettura del Libro Sacro: "interroga i tuoi padri per essere saggio...".

In realtà noi portiamo sulle nostre spalle solo per un attimo il peso del "presente" che diventa subito "passato", quel vagone sgangherato e rattoppato che però possiede un'enorme ricchezza e segna indelebilmente la nostra vita. Quante volte sulle nostre labbra ci sono queste parole: "ai miei tempi"... Nostalgia di un passato che spesso cela la frase: "si stava meglio quando si stava peggio"...

E quanto scritto finora per dire cosa? Questo: la vera ricchezza del treno della vita è proprio il passato con la sua storia e le sue tradizioni, nel nostro caso la "Festa Patronale", il volto più bello della nostra Gaeta. E non la si può far morire! Perché ciò non avvenga è necessario che essa "cammini con i tempi", ed è quello che sta più a cuore al Comitato, che ringrazio vivamente, così come ringrazio fortemente quanti, se non in prima persona, ma con il contributo dei suggerimenti e degli euro agevolano il grande lavoro organizzativo dell'intera comunità.

A questo punto non mi resta che chiamare in causa i maggiori sostenitori della Festa: i Santi Patroni che come sempre offrono il loro più grande e prezioso contributo, ossia la loro protezione alla nostra bellissima e amata città di Gaeta.


Il Parroco
Mons. Giuseppe Sparagna

 

Il saluto del Sindaco

Ancora una volta ci troviamo uniti nel giorno in cui la Città e l'intero territorio rendono omaggio ai nostri Santi Patroni Erasmo e Marciano, manifestando devozione e riconoscenza e riponendo fiducia nella loro protezione, nel loro esempio di vita dedicata al prossimo e di testimonianza della capacità di riconoscere e perseguire il bene comune.

È un rapporto profondo e sincero quello che lega i gaetani ai Santi Patroni. Un rapporto che si è costantemente rinnovato e consolidato e che ancora trova una straordinaria conferma nella grande partecipazione popolare in tutta la Diocesi.

La ricorrenza del 2 giugno ci induce a fare qualche riflessione che riguarda tanto la città del presente quanto quella che desideriamo per il futuro di tutti noi. Non sempre è facile pensare al domani con fiducia e ottimismo, specie quando la realtà che stiamo affrontando è carica di preoccupazioni, proprio come quelle che stanno segnando questo prolungato periodo di crisi economica.

Ma il giorno dei Santi Erasmo e Marciano per noi è il giorno della speranza, il giorno in cui tutta la comunità è animata dalla convinzione che è possibile costruire, insieme, un progetto di città sempre migliore, attraversando i cambiamenti che a grande velocità scuotono la società contemporanea e superando gli ostacoli posti sul nostro cammino.

La Festa dei nostri Patroni è sempre speciale e importante. Gaeta non sarebbe la stessa Città senza quest'occasione unica, nella quale tutta la comunità si ritrova e si unisce per celebrare questo momento solenne.

Infine, rivolgo un accorato appello ai nostri giovani affinché non disperdano questo importante patrimonio di fede e di devozione così gelosamente tramandato dai nostri padri. Il futuro di una città passa inevitabilmente dalla preservazione della sua memoria storica.

Buona festa a tutti!

Il Sindaco
Dr. Cosmo Mitrano